Amici di don Dario: un box pieno di arte, cultura e ricordi

L’associazione Amici di don Dario è un’organizzazione di volontariato nata a metà degli anni ’90 con la denominazione “Amici di Sadurano”, al fine di sostenere le attività di accoglienza della comunità dislocata sulle colline di Castrocaro, fondata da don Dario Ciani (nella foto), scomparso nel 2015. Dopo la morte del sacerdote l’associazione ha modificato il proprio nome in Amici di don Dario e anche la propria mission, dedicandosi a progetti di solidarietà (specie a sostegno dei carcerati e delle famiglie in difficoltà), in continuità con quanto vissuto dallo stesso don Dario per tutta la sua esistenza.

Fra le iniziative dell’associazione anche eventi di carattere artistico come la Rassegna musicale “Sadurano Serenade” e le mostre di quadri “Arte sul colle”: quest’ultima modificata negli ultimi 3 anni e trasformata in un corso/concorso di pittura intitolato a don Dario.

L’incontro fra l’associazione e Forlì Self Storage è avvenuto per un’esigenza ben precisa: ovvero quella di conservare quadri donati da diversi artisti, le copie del libro “Il Signore dà le uova a chi alleva le galline” (volume in ricordo di don Dario) e l’intera biblioteca del sacerdote scomparso. Tutto questo materiale ha, quindi, trovato dimora presso un box di Forlì Self Storage.

“Una scelta, quella di utilizzare un box di Forlì Self Storage – ricorda Alberto Bravi, presidente degli Amici di Dario – di cui sono molto soddisfatto, per l’estrema sicurezza degli ambienti in cui è conservato. Tengo a precisare che sono oltre un centinaio le opere d’arte conservate all’interno del box, fra cui anche una splendida scultura (“Il Seme”) della compianta artista forlivese Carmen Silvestroni. Si tratta di una produzione di pregio di artisti locali di indubbio valore anche in termini economici: da qui la nostra esigenza di una massima sicurezza del rimessaggio di queste opere. Nel box, come si è accennato, conserviamo anche la biblioteca personale di don Dario, un patrimonio di grande valore culturale, oltre che affettivo, per noi che abbiamo conosciuto e stimato questo straordinario prete. Spero che presto si potrà avviare un progetto di valorizzazione di questo ‘fondo’ per renderlo fruibile ai cittadini del territorio”.