Business Hub, rampa di lancio per lo studio Pino Management & Partners

Da aprile 2016 a gennaio 2020 lo studio Pino Management & Partners ha avuto come propria sede, nella forma del coworking, Business Hub: quattro anni molto intensi in cui Giuseppe Pino ed i suoi collaboratori hanno avuto la possibilità di sviluppare la propria attività, proiettandola in contesti nazionali ed internazionali.

“É avvenuto proprio così – spiega Giuseppe Pino, owner dello studio – ci occupiamo di servizi di consulenza, prevalentemente nel settore economico-finanziario. Il nostro ambito di attività è regolato dalla Legge 4/2013: ovvero nel novero delle professioni non regolamentate e riconducibili ad Ordini e Albi. Operiamo a stretto contatto con aziende che stanno avviando processi di ampliamento o in altri contesti imprenditoriali dove è necessaria una forte azione di rilancio e, nello specifico, curiamo gli aspetti legati al finanziario, alla governance, alla ricerca di nuovi finanziatori e agli investimenti in ambito nazionale ed internazionale. In più abbiamo una Branch, che volutamente ho chiamato ‘Progetti Speciali per la cultura’, grazie alla quale siamo al fianco di organismi pubblici e privati (teatri, fondazioni, musei) offrendo, con i dovuti aggiustamenti, i medesimi servizi garantiti alle aziende, nella piena convinzione che anche l’ambito culturale necessiti di competenze manageriali, finanziarie e di innovazione come qualsiasi altra organizzazione economica”.

Di fatto Pino Management & Partners, per i 4 anni di permanenza a Business Hub, ha sposato appieno la filosofia della start up in coworking, individuandovi la forma ideale per muovere i primi passi in un contesto estremamente flessibile e poco oneroso, che ha permesso allo Studio di verificare la propria sostenibilità sul mercato di riferimento, di crescere e consolidarsi.

“La permanenza da Business Hub – continua Pino – è stata preziosissima, una sorta di rampa di lancio per il nostro Studio, tanto che, quando l’attività si è sviluppata in altri contesti, abbiamo creato tre rappresentanze (Milano, Roma e Napoli) in location simili di coworking. All’inizio del 2020 ho lasciato Business Hub, con un po’ di dispiacere, perché ho vissuto quattro anni molto positivi anche in termini di rapporti umani, ma la proiezione della mia attività, limitata sul territorio romagnolo e al contrario molto sviluppata nei grandi centri nevralgici del Paese, mi ha costretto a scegliere location fuori dalla Romagna. Rimane il fatto che situazioni come Business Hub sono veramente funzionali per attività che partono e necessitano di rodaggio e conferme. Lo consiglio molto vivamente a chi desidera implementare e dare forma ad una nuova idea di business”.