AISI – Il Report sull’evoluzione del nostro settore

Sabato 2 dicembre, durante lo svolgimento della convention organizzata da AISI per gli operatori di Self Storage italiani, è stato presentato il Report sull’evoluzione del settore per l’anno 2023. Essendo il nostro un settore ancora poco conosciuto, queste occasioni sono fondamentali per capire l’andamento del mercato. Oggi vogliamo riportare anche a voi un po’ di dati di cui siamo venuti a conoscenza.

Partiamo con un po’ di storia. Il fenomeno del Self Storage nasce nel 1891 negli Stati Uniti, dove tutt'oggi rappresenta un business da 38 miliardi di dollari. Grazie all’enorme successo riscontrato in America, il servizio ha iniziato a diffondersi in tutto il mondo giungendo fino in Europa. Anche in Italia il mercato è in crescita: ogni anno i Self Storage diventano sempre più numerosi, ma anche più innovativi.

In Europa gli investimenti fatti ad oggi ammontano a circa 594 milioni, con un solido flusso di attività di fusione e acquisizione previsto per i prossimi 12 mesi. Per quanto riguarda le prospettive per il 2024 - 2025, si stima che il mercato degli investimenti rimarrà dinamico, con un ampio gruppo di investitori che competeranno per un numero limitato di opportunità.

Il mercato del Self Storage in Italia è un settore che, lentamente, continua a crescere e diffondersi sempre di più sul territorio. Ciò accade perché la domanda è in crescita e questo porta inevitabilmente a una maggior copertura del servizio. In Italia ci sono circa 70 società di Self Storage con un totale di 115 impianti. Nel 2024 molti operatori internazionali entreranno nel mercato e ci saranno numerose nuove aperture.

Secondo quanto riportato da Fedessa (Associazione europea dei Self Storage) la conoscenza del servizio di Self Storage da parte del pubblico italiano si attesta intorno al 45%, uno dei dati più bassi in Europa. In particolare:

  • il 54% non hai mai sentito parlare del Self Storage
  • il 32% è a conoscenza dell’esistenza del Self Storage ma non sa di cosa si tratta
  • il 10% ha una conoscenza sufficiente del servizio
  • solo il 3% conosce il servizio molto bene.

Per quanto riguarda l’utilizzo del Self Storage in Italia, il 78% non ha mai considerato l’idea di usarlo, il 12% ha pensato di usarlo una volta, ma solo il 10% lo ha effettivamente utilizzato. L’Italia ha ampi margini di miglioramento su questo fronte e le nuove tecnologie, insieme al marketing online, potrebbero aiutare a spingere questo settore nelle mente dei consumatori.

Tutto ciò deve stimolare noi operatori non solo a fare pubblicità a chi cerca uno spazio ma a creare cultura nelle nostre comunità, stimolando gli enti pubblici, entrando nelle scuole, promuovendo iniziative per i cittadini. Il Self Storage deve diventare un luogo di utilità pubblica!